La qualità, nell’ambito dei prodotti tecnici, indica la capacità del prodotto stesso di soddisfare le aspettative del consumatore per quanto riguarda un determinato e specifico impiego. Nel caso di un rental kart, i parametri convenzionali per misurare la qualità del prodotto, sono la durata e l’affidabilità di ogni componente tecnico, in funzione delle sollecitazioni di un utilizzo da parte di piloti non professionali e la capacità del mezzo stesso di soddisfare le aspettative di chi vi si mette al volante, risultando divertente da guidare.
Da un rental kart non ci si aspetta che sia molto leggero, oppure competitivo in termini di performance, rispetto a un kart da competizione, ma sicuramente che sia divertente e simile in termini di sensazione, in quanto al pubblico questi kart devono offrire un’esperienza: la capacità di replicare le emozioni e l’adrenalina della guida in pista.
Ci sono due modi per valutare la qualità di un prodotto tecnico come un rental kart: il primo è basato sulle proprie conoscenze e la capacità di analizzare componenti e materiali, anche con una semplice analisi visiva, il secondo si basa esclusivamente sulla valutazione dei dati raccolti con l’utilizzo dei mezzi in pista.
Per riconoscere la qualità di un rental kart a “motore spento”, vanno analizzati in primo luogo i materiali utilizzati, partendo dal principio che per esempio, acciaio e affini e le loro dimensioni, sono più affidabili della plastica. Ma sono soprattutto gli accorgimenti di protezione a fare la sicurezza in termini di affidabilità e quindi si deve verificare come sono state realizzate le carenature e si sistemi di assorbimento degli urti, sia frontali (maggiormente esposte ai colpi), sia laterali e posteriori. È importante osservare la fattura di ogni componente, soprattutto quelli più sollecitati da stress di utilizzo e urti, come ad esempio l’impianto frenante e la pedaliera, oppure il telaio per quanto riguarda i contraccolpi. Se sfortunatamente l’imprenditore proprietario di una pista di noleggio non ha le capacità di fare analisi preventive, l’unico banco di prova per valutare oggettivamente la qualità del prodotto rimane l’analisi dell’utilizzo in pista, che va stilata segnando attentamente tutti i componenti che sono soggetti a rotture, che causano problemi o richiedono manutenzione frequente (come ad esempio l’impianto frenante). La voce relativa al costo dei ricambi è il parametro più oggettivo per stabilire se un rental kart assolve in modo efficace il proprio compito. Come più volte i consulenti CRG sottolineano, infatti, risparmiare in fase di acquisto anche 1.000,00 euro a fronte di un kart che richiede 2.000,00 euro di ricambi in un anno, ha poco senso.
Lo staff di CRG pone sempre molta attenzione anche alla valutazione della qualità soggettiva, quella che consente di valutare i feedback dei clienti dopo aver guidato il kart in pista. Il rental kart deve essere veloce, avere un telaio che offre il corretto bilanciamento e inserimento in curva. Questo è il modo con il quale CRG interpreta il concetto di qualità e che è in grado di monitorare grazie alla soddisfazione di centinaia di proprietari di piste nel mondo che hanno un’incidenza dei costi relativi alle parti di ricambio quasi nulla, una sicurezza elevatissima e soprattutto un’alta soddisfazione dei clienti per quanto riguarda l’esperienza di guida, che alla fine è uno dei motivi principali per il quale si fidelizza la clientela.
Un consiglio sempre utile per un imprenditore del settore rental è quello di raccogliere testimonianze presso altri gestori che utilizzano i kart che si sta valutando di acquistare. Una recente ricerca di mercato presso i gestori di piste che utilizzano i kart CRG ha evidenziato un’elevata soddisfazione per quanto riguarda il basso consumo di ricambi e la facilità con la quale si può intervenire sul kart per la manutenzione ordinaria. Questa è la pubblicità migliore che i kart CRG riescono a prodursi in modo autonomo sul mercato.